Osteopatia odontoiatrica 2: denti e postura sono collegati.
Oggi riprendiamo il discorso sull’osteopatia in ambito odontoiatrico che ho affrontato qualche tempo fa.
Vi ho già segnalato che collaboro con un osteopata di fiducia per risolvere quei casi di problemi alla bocca che coinvolgono altre parti del corpo, come il collo o lo spalle o anche zone più lontane. Capita a molti adulti e bambini di soffrire di mal di schiena o emicranie, oppure di andare incontro ad alterazioni del sistema scheletrico a causa di un’irregolarità delle arcate dentali o del funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
Cosa succede in pratica? Succede che fenomeni come la malaocclusione della bocca, oppure uno scorretto accavallamento dei denti o ancora un palato eccessivamente alto, possono spingere il soggetto a curvarsi, a muovere il collo con difficoltà e perfino a camminare con fatica.
Quando i denti permanenti non sono ben allineati, o perché non hanno avuto spazio a sufficienza per svilupparsi, o perché le arcate dentali sono troppo strette, tendono a stortarsi e ad accavallarsi l’uno sull’altro. Con gli anni, questo può incidere negativamente sulla postura generale del corpo, causando disarmonie a livello della colonna vertebrale che si traducono poi in dolori, rigidità, contratture, giramenti di testa, lordosi, emicranie…
Possiamo capire meglio tutto questo se pensiamo che l’occlusione determina la posizione della mandibola, che a sua volta influisce sulla postura attraverso le catene mio-fasciali che attraversano il nostro corpo. La postura della mandibola e quella del sistema cranio-vertebrale sono quindi direttamente e strettamente correlate.
In tutti questi casi serve un lavoro di equipe: osteopata e odontoiatra insieme valuteranno la specifica situazione per capire quanto e come intervenire a livello di manipolazioni corporee e di utilizzo di bite o altri apparecchi dentali volti a promuovere un corretto e sano allineamento.
Al prossimo post!