Denti storti: 2 italiani su 3 ce li hanno. Come intervenire?

Secondo una ricerca realizzata dall’Istituto Key-Stone su un campione di 2.878 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 anni, sono oltre 8 milioni gli italiani che hanno problemi di denti storti dai quali derivano forme, più o meno accentuate, di disallineamento delle arcate dentali e, quindi, di malaocclusione.

I numeri parlano chiaro e “scattano” una fotografia della situazione molto nitida: il 60% dichiara di soffrire di un disallineamento dentale di lieve entità, il 34% di entità moderata e il 6% di un disallineamento evidente. La fascia di età più colpita è quella compresa tra i 25 e i 35 anni.

Gli effetti della malaocclusione dentale.

Quando i denti si stortano, è l’impatto estetico del sorriso a subirne le conseguenze più evidenti, con una ricaduta negativa generale sull’immagine percepita di se stessi.

Una cosa che mi ha colpito molto leggendo questi studi, è che ben il 90% degli intervistati dichiarano che avere i denti storti peggiora sensibilmente il proprio aspetto, spiegando che non è una questione limitata a alla bocca ma che coinvolge tutta la persona.

Una dentatura storta può scatenare anche difficoltà di masticazione e di deglutizione. In moltissimi casi, poi, emergono problemi gengivali e frequenti episodi di carie, perché è più difficile pulire bene i denti e raggiungere tutti gli spazi interdentali, quando ci sono sovrapposizioni o accavallamenti.

Come intervenire quando i denti sono storti?

Il 36% del campione intervistato ha dichiarato di essere fortemente interessato a correggere la malaocclusione o il disallineamento. Tradotto in numeri significa che sono oltre 3 milioni gli italiani che desiderano ricevere un trattamento qualificato di ortodonzia, con una netta prevalenza delle donne (il doppio rispetto agli uomini).

La strada più consigliata per correggere i denti storti è, indubbiamente, quella di ricorrere all’ortodonzia, ovvero di utilizzare apparecchi composti da staffe, materiale di rilegatura, filo per arco e legatura elastica. Come funziona? È semplice: questi elementi, lavorando insieme, esercitano una costante pressione sui denti nella specifica direzione studiata dall’ortodonzista di modo tale che, piano piano, i denti si sposteranno nella posizione corretta. Questa tipologia di apparecchi non è tanto amata da chi tiene molto al proprio aspetto, perché le staffe ed i fili metallici sono chiaramente visibili. I vantaggi principali sono due: la praticità (l’apparecchio è fisso, non va tolto, rimesso e ”adeguato” di settimana in settimana) e la maggiore economicità.

I nuovi allineatori di denti.

Oggi, grazie all’incredibile sviluppo tecnologico e scientifico che c’è stato in questo settore, l’ortodonzia ci offre rimedi all’avanguardia. Sul mercato sono arrivati nuovi sistemi di allineatori personalizzati, progettati su misura per ogni singolo paziente. Questi sistemi spostano gradualmente i denti nella direzione stabilita dall’ortodontista, grazie alla presenza di “stecche, faccette o mascherine” che si adattano perfettamente alla dentatura. Due volte al mese il paziente deve sostituire le stecche per continuare ad agire sull’allineamento dei denti. Questa operazione andrà ripetuta più e più volte volte, fino a quando i denti non si saranno allineati definitivamente.

Questi apparecchi sono mobili e, essendo realizzati in materiale trasparente, risultano completamente invisibili. In questo post ne abbiamo parlato in modo approfondito.

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Studio Dentistico Giboli