Impianto dentale fallito…cosa fare?
Quali sono le casue che possono portare al fallimento di un trattamento di implantologia dentale?
Nel post di oggi cercherò di spiegarvi le cause che possono portare al fallimento di un trattamento di implantologia dentale.
Gli impianti vengono utilizzati per sostituire uno o più denti mancanti. Se ne abbiamo la dovuta cura, queste protesi fisse possono durare per tutta la vita ma ci sono casi in cui questo non accade…purtroppo!
Dietro al successo di un impianto ci sono due condizioni basilari: la prima è che bisogna rivolgersi ad un professionista qualificato, la seconda è che i materiali utilizzati devono essere controllati e di qualità.
Assodato questo, per preservare in salute l’impianto bisogna rispettare un’attenta igiene orale quotidiana e andare in studio dal dentista periodicamente per sottoporsi a sedute di igiene orale professionale. Questo perché i batteri sono i primi imputati, in quanto possono causare infezioni, come la perimplantite, che colpiscono i tessuti che supportano la protesi, causandone la precoce perdita.
Cosa serve per evitare di incorrere in questo genere d’infezioni? Una corretta e scrupolosa preparazione all’intervento, un approccio chirurgico sterile, un’adeguata profilassi antisettica e antibiotica pre e post operatoria, ma anche una corretta condotta postoperatoria da parte del paziente.
Il paziente deve curare la pulizia della sua bocca ma anche rispettare i controlli clinici e radiografici che sono stati pianificati dopo l’intervento. Io sono solito programmarli ogni 6 mesi.
Ci sono casi in cui l’impianto non regge a causa di quello che viene chiamato sovraccarico: capita cioè che l’osso, per scarsa qualità e quantità, non riesca a sopportare alcune sollecitazioni meccaniche, che possono essere normali (e allora si parla di insufficiente stabilità primaria) oppure eccessive, quando legate a continue sollecitazioni connesse a digrignamento diurno e notturno dei denti (bruxismo).
Come intervengo quando un impianto fallisce? Spesso riesco a sostituirlo aspettando circa 3 mesi dalla sua rimozione.
Se volete saperne ancora di più, vi aspetto in studio per parlarne insieme e valutare il vostro specifico caso.
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