Salute orale e stress: i nostri consigli per proteggersi dalle 3 patologie più frequenti.
Adesso che la maggior parte di noi è rientrato dalle vacanze (e spero tanto, con una maggiore quantità di relax in corpo!) possiamo affrontare con calma un argomento molto delicato. Il livello di stress può incidere anche sulla condizione di salute dei nostri denti e delle nostre gengive? La risposta è sì.
Ne abbiamo già parlato in qualche vecchio post, ma torno ad occuparmene per tre motivi:
-lo stress è sempre più pervasivo nella nostra società,
-la fine delle vacanze si accompagna spesso alla “sindrome del rientro”, fonte di stress,
-una recente ricerca mi ha molto colpito: pensate che addirittura l’81% dei medici igienisti intervistati in un campione afferma che le patologie del cavo orale legate allo stress sono aumentate negli ultimi anni. I più colpiti sono, in media, gli adulti: soprattutto la fascia di età 36-55 anni, seguita dai giovani adulti 26-35 anni; i meno colpiti sono gli over 66.
Oggi voglio darvi qualche suggerimento per prevenire i disagi principali che possono insorgere nel nostro cavo orale a causa di livelli eccessivi di stress.
Cosa succede in bocca quando lo stress sale?
Quando il nostro organismo vive una condizione di stress psico-fisico severo e prolungato, si verifica una produzione eccessiva di cortisolo, conosciuto anche come ‘ormone dello stress’. Il cortisolo abbassa le nostre difese immunitarie, così che tutti i nostri organi sono più soggetti ad “ammalarsi” e lo stesso vale per la nostra bocca.
1. Bruxismo: digrignare i denti.
Il bruxismo è uno degli effetti più comuni dello stress sulla salute orale. Si tratta dell’abitudine involontaria di digrignare o serrare i denti, spesso durante il sonno, ma anche durante il giorno. Questo comportamento può essere una risposta inconscia al nervosismo, all’ansia o alla tensione accumulata.
Il bruxismo può avere conseguenze gravi sui denti, perché il digrignamento continuo può causare l’usura dello smalto, che è lo strato protettivo dei denti. Con il tempo, questa usura può portare a denti scheggiati o rotti, sensibilità dentale e persino a problemi di occlusione, ovvero il modo in cui i denti superiori e inferiori si incontrano. Inoltre, il bruxismo può causare dolore alla mandibola e può contribuire allo sviluppo di disordini temporomandibolari (TMD), che si manifestano con dolore o fastidio nella zona della mascella e delle orecchie.
Per prevenire o alleviare il bruxismo ecco i nostri consigli:
-identificare cosa ci stressa di più,
-praticare tecniche di rilassamento,
-quando serve affidarsi ad un professionista della terapia cognitivo-comportamentale,
-chiedere aiuto al dentista per realizzare un bite notturno in grado di proteggere denti e articolazione durante il sonno.
2. Malattia parodontale: infiammazione e deterioramento delle gengive.
Lo stress cronico può indebolire il sistema immunitario, rendendo il corpo più suscettibile alle infezioni. Questo ha un impatto diretto sulla salute delle gengive, che possono diventare più vulnerabili alla malattia parodontale, una condizione infiammatoria che colpisce i tessuti di supporto dei denti.
La malattia parodontale inizia come gengivite, una forma lieve di infiammazione gengivale, che se non trattata, può progredire in parodontite. La parodontite può causare la retrazione delle gengive, la perdita di osso alveolare e, nei casi più gravi, la perdita dei denti. I segni precoci della malattia parodontale includono gengive rosse, gonfie e che sanguinano facilmente, soprattutto durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale.
Il nostro consiglio, oltre ad una corretta gestione dello stress, è quello di curare la vostra igiene orale quotidiana, quindi:
-spazzolare i denti tre volte al giorno,
-usare il filo interdentale regolarmente,
-fare controlli periodici per mantenere le gengive sane.
3. Xerostomia: bocca secca.
Lo stress può influenzare la produzione di saliva, causando xerostomia, o bocca secca. La saliva è fondamentale per mantenere la bocca umida e per neutralizzare gli acidi prodotti dai batteri presenti nella bocca, che possono causare carie. Inoltre, la saliva aiuta a pulire i residui di cibo e facilita la deglutizione.
Quando la produzione di saliva è ridotta, i denti diventano più vulnerabili alla carie e alle infezioni. La bocca secca può anche portare a difficoltà nella masticazione, nella deglutizione e nella parola, oltre a causare un aumento del rischio di sviluppare infezioni fungine come la candidosi orale.
Ecco i nostri suggerimenti pratici:
-mantenere una buona idratazione, bevendo molta acqua,
-evitare bevande zuccherate o caffeinate che possono peggiorare la condizione,
-chiedere consiglio al dentista sull’utilizzo di sostituti salivari o prodotti specifici per la bocca secca.
Anche oggi abbiamo visto che la salute orale è strettamente legata al benessere generale, e prendersene cura è un passo fondamentale per vivere una vita sana e senza complicazioni.
Al prossimo post!
Immagine: Google