Sensibilità dentale, da cosa può dipendere. Puntata 2.
Dopo un mese di maggio tormentato, l’estate dovrebbe essere alle porte. Con il caldo tutti noi abbiamo più desiderio di dissetarci con bevande fresche…a volte fredde, altre ben ghiacciate! Un bel bicchiere di acqua e ghiaccio, magari con un po’ di limone e due foglioline di menta, oppure un thè freddo, una bibita, un succo di frutta, un aperitivo… purché rigorosamente freddi!
Ecco allora che chi soffre di sensibilità dentale avverte di più i suoi fastidi legati all’ipersensibilità al freddo. Mi riferisco soprattutto a brevi ma intense fitte e dolore diffuso ai denti.
Nel mio primo post dedicato a questo argomento ho esplorato alcune fra le più comuni cause di sensibilità dentale. Abbiamo parlato di scorretto spazzolamento dei denti, dieta ricca di alimenti acidi e bruxismo, ovvero il digrignare i denti nel sonno.
Oggi vi parlerò di un’altra causa, molto importante e a volte gravosa ma ci tengo a rassicurarvi subito, dicendovi che con un’adeguata prevenzione questa causa può essere tenuta sotto controllo! Mi riferisco alla malattia parodontale. Questa condizione patologica, comunemente nota come piorrea, può causare l’esposizione della dentina agli agenti termici, come il caldo e il freddo, scatenando la fastidiosa serie di sintomi che ormai ben conosciamo.
Quando le gengive non sono in salute, infatti, il margine gengivale si ritrae, conducendo alla temuta “fuori uscita” della dentina. Ma quando e perché le gengive si “ritirano”? Quando si formano le tasche gengivali causate da problemi parodontali, ovvero quando è in corso un processo infiammatorio a carico dei tessuti di sostegno del dente che, degenerando nella perdita dell’osso, causano l’esposizione della radice del dente. Anche le gengiviti possono condurre a sanguinamento e successiva retrazione del margine gengivale, così come i traumi a loro carico imputabili a un brusco o scorretto spazzolamento durante la normale igiene orale.
Tenere le gengive in buona salute è la prima arma per non avere denti sensibili che ci facciano saltare in aria anche solo quando inspiriamo aria fredda! Il mio consiglio è naturalmente quello di pulire accuratamente i denti tutti i giorni e di rivolgervi con fiducia ad uno specialista, non appena avvertite i primi sintomi. Questo per un semplice e pratico motivo: il dolore legato alla sensibilità dentale induce spesso a spazzolare i denti piano, poco e debolmente, aumentando il rischio di carie e gengiviti.
Buona estate e buoni brindisi freschi dal Dottor Giboli!